IL “MITO” DEGLI OANNES – PARTE I

Di Antonio Soritto

1477628_4715404779043_6673366897643201991_n 1964914_4715399898921_3109463071376846520_n10370816_4715403099001_1780740128830747614_n 10271586_4715401538962_4857786705348491273_n  10653704_4715400778943_5442573143119095574_n

Proviamo a parlare un pò di un antico mito che risale all’alba dei tempi e delle Civiltà. Un mito conosciuto e tramandato da tanti popoli sparsi sul globo (non è l’unico caso..) che ci parla di esseri venuti da …..”Altrove”. Agli albori dell’umanità l’uomo sviluppò un mito che si sarebbe connaturato profondamente nella cultura e nella tradizione dei millenni successivi. La discesa dal cielo di un essere divino, dalle fattezze antropomorfe ma anche di pesce, venuto per insegnare le arti e le scienze e apportatore di conoscenze e di insegnamenti che le tradizioni e gli antichi miti vorrebbero essere alla base dell’iniziale sviluppo dell’umanità. “Oannes”, Oanne(s), Oen, Oes, mostro metà uomo e metà pesce, venuto dal mare Eritreo, ed uscito dall’uovo primitivo, dal quale erano stati tratti tutti gli altri enti, comparve – dice Beroso – presso un luogo vicino a Babilonia. Egli aveva due teste; quella d’uomo era situata sotto quella di pesce. Alla sua coda erano uniti due piedi d’uomo del quale aveva la voce e la parola. Questo mostro stava fra gli uomini senza mangiare, dava loro la cognizione delle lettere e delle scienze, insegnava loro ad esercitare le arti, ad innalzare templi, edificare città, ad istituire delle leggi, e a fissare i limiti dei campi con sicure regole, a seminare, e a raccogliere i grani ed i frutti; in una parola, tutto ciò che raddolcire i loro costumi poteva contribuire. Al tramontar del Sole, ei ritiravasi nel mare e sotto le acque passava la notte. Continua a leggere